Il Parco

Immergiti nei colori vividi della natura

Il parco è il frutto di una ricerca indirizzata a riunire in un luogo arido in estate, freddo in inverno e con un terreno argilloso e serrato un gran numero di piante che non abbiano bisogno d’irrigazione, la cui provenienza sia geograficamente la più diversa, ma con un microclima simile. In comune queste piante hanno la capacità di adattarsi ai rigori cui sono sottoposte dal clima mettendo in atto tutta una serie di difese che coinvolgono la struttura stessa dei loro organi, sino a modulare il processo di respirazione o di scambio con l’ambiente secondo le situazioni in cui si trovano a vegetare.

Il parco misura tre ettari, si scopre lungo un percorso che rivela ai visitatori ambienti diversi: il giardino delle piante grigie,

il boschetto, il roseto, la grande aiola delle graminacee, il lago delle acquatiche con la palude, la limonaia, gli spazi verdi distesi interrotti da olivi secolari e cespugli dalle fioriture profumate.

In questo giardino sono raccolte quasi quattrocento specie diverse di piante che non richiedono annaffiature estive.

Sarete sorpresi come, in un luogo in cui in pratica non piove mai, ci sia tanta acqua tutta raccolta dal cielo attraverso drenaggi e tubazioni sotterranee che sfruttano ogni goccia di pioggia conservandola in cisterne per mantenere i livelli degli specchi d’acqua che gorgogliando danno voce al giardino assieme al vento e agli uccelli.

Immagine di copertina: Dario Fusaro

La Siepe

Questa zona che delimita il Parco, può essere motivo di spunti interessanti per chi vuole creare una siepe attorno al proprio giardino, il limite viene disegnato con essenze che spesso non vengono usate per tale scopo, ma che possono dare effetti volumetrici e cromatici molto interessanti. Cerchiamo di rompere la simmetria geometrica nelle delimitazioni degli spazi verdi, non sono muraglioni carcerari sono limiti di proprietà, rendiamoli gradevoli e morbidi allo sguardo, accoglienti e non respingenti. La bellezza va creata e condivisa.

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Il Giardino della Biblioteca

In questa zona è coltivata una grande varietà di piante mediterranee raccolte in masse estese specialmente nella zona che conduce al roseto, il cromatismo è molto vario, colori brillanti che catturano la luce e la rimandano trasformata nei toni. Alcuni volumi sono controllati in contrasto ad altri lasciati liberi, rompono ogni geometria e restituiscono naturalezza alla composizione.

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L'Aiola delle Graminacee

Questa lingua di terra raccoglie innumerevoli piante, che alternano le loro fioriture durante tutto l’anno è un luogo meraviglioso in continuo cambiamento di colori e volumi. Dopo la totale potatura a fine inverno, a primavera sbocciano le piccole bulbose, bianche un’immensa via lattea lo sfondo scuro punteggiato dai piccoli fiori chiari che paiono stelle. E dopo di loro le erbacee perenni e tutto pare una immensa tavolozza di colori e le graminacee ultime alte che ondeggiano al vento lanciando bagliori dorati di luce.

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Il Boschetto

Il boschetto è piccolo, ci sono alberi e cespugli a foglia caduca scelti per il loro fogliame colorato in autunno o per le fioriture primaverili ed i profumi estivi. Il sottobosco pullula di erbacee e bulbose come nei boschi naturali. Anche le fragoline selvatiche, un luogo uscito da una fiaba sono sicura ci abiti qualche mini folletto!

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Il Lago

Un bacino d’acqua piovana di forma irregolare si adagia ai piedi della collina seguendone il profilo, la profondità è scalare secondo l’esigenza di coltivazione delle piante in esso coltivate. Forse il luogo più romantico del giardino si distende sotto lo sguardo un po’ trasognato della Bagnante opera dello scultore Sbarluzzi

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Il Giardino degli Olivi

La spina dorsale di questo parco sono sicuramente gli olivi, centenari e rigogliosi, potenti ma non prepotenti con le loro larghe fronde d’argento sottolineano i colori e i profumi di questo giardino mediterraneo e riflettono in bagliori di luce i raggi lunari nella notte. Loro e solo loro, ci rimandano questa forte immagine del paesaggio toscano.

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La Limonaia

Serra dei limoni, sempre presente nei giardini Toscani da una moda che deriva dai Medici esportata in Francia da Caterina e presente praticamente in tutte le ville nobiliari Italiane.
La coltivazione in vaso di una pianta che un tempo era una pianta esotica dava lustro e ricchezza ai proprietari dei giardini che ne facevano luogo di incontri. Qui spesso si svolgono eventi, concerti o mostre continuando così un’antica tradizione.

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Il Roseto

Come la limonaia è un richiamo ai giardini storici Italiani un luogo chiuso in cui si coltiva il fiore per eccellenza la Rosa, il primo fiore che chiunque di noi pone nel suo giardino come resistere al fascino della rosa, ai suoi significati religiose od esoterici entriamo in questa stanza del cuore e dell’anima oltre che della bellezza.

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Il Giardino Delle Piante Grigie

Qui capirete cosa significa coltivare piante in terreno arido, ne godrete i profumi e le diverse varietà dei grigi del loro fogliame, la convivenza fra quelle autoctone e quelle che arrivano da paesi lontani, ma con un microclima di tipo mediterraneo. Sentite i profumi delle loro foglie chiudete gli occhi e sarete in riva al mare.

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Le Rive del Lago

La zona che circonda il lago farebbe pensare di trovarsi in una zona umida e di incontrare essenze adatte a questo tipo di situazione. La sorpresa sta nel fatto che queste piante non hanno nulla a che fare con l’acqua con la quale non entrano minimamente in contatto. Quindi siamo nuovamente avvolti dai profumi delle lavande , degli Elicrisi e di altre piante mediterranee in un susseguirsi infinito di colori e profumi.

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